
































LIBRO CULT
Pastorale Americana
di Philp Roth (1997)
L’autore analizza la storia USA, dal secondo dopoguerra allo “Scandalo Watergate”, attraverso le vicende del protagonista Seymour Levov, soprannominato “Lo Svedese”, e in particolare come le sue grandi doti personali e i suoi enormi sforzi non siano sufficienti a evitare un disastro familiare e politico, legato a sua figlia Merry. E’ il romanzo che portò alla ribalta il genio letterario di Roth e dove appare il suo “personaggio feticcio” Nathan Zuckerman.

FILM
Lock and Stock
di Guy Ritchie (1999)
Il primo film di Guy Ritchie, prima che salisse agli onori della cronaca come regista di Snatch e marito di Madonna, è un concentrato di tutta la sua poetica: corrosivo, ipercinetico e iperdialogato, privo di star (Jason Statham non era ancora l’action-man che conosciamo) eppure pieno di volti indimenticabili, British fino al midollo spinale.
In altre parole un Tarantino che ce l’ha fatta, ma a modo suo.

MUSICA
Anguille
Comaneci (2022)
Il disco di questo mese si chiama “Anguille”: perché è sinuoso, ammaliante, in continua trasformazione. Lo hanno pubblicato per Santeria i ravennati Comaneci, trio composto da Francesca Amati (voce anche degli Amycanbe), Glauco Salvo e Simone Cavina. La matrice folk delle undici canzoni dell’album viene rivista in chiave jazz, dream-pop e a volte anche soul: un viaggio dai Lambchop a Brittany Howard, passando per i Radiohead meno ostici. Tanti gli episodi da custodire gelosamente, come “Couldn’t Help It”, con Troy Mytea dei Dead Western, “Hidden Place” molto cinematografica (ci suona Luca Cavina dei Calibro 35) e “Loss Of Gravity” che ospita Tim Rutili dei Califone.