Lenciclopedia della cacata
1 Ottobre 2021
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LIBRO CULT

Il Secolo breve – 1914-1991: l’era dei grandi cataclismi

di Eric Hobsbawm (1994)

E’ un saggio storico dedicato agli avvenimenti principali del XX secolo, nel quale l’autore espone la tesi, per la quale il periodo, compreso fra la prima guerra mondiale ed il crollo dell’Unione Sovietica, presenti un carattere coerente di brevità, molto diverso da quello del “lungo” XIX secolo, iniziato, per lui, con la Rivoluzione francese del 1789 e finito con la “Belle Époque” nel 1914.

5 Ottobre 2021
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COMIX

La casa delle stelle 

di Oji Suzuki  (2021)

L’infanzia come luogo al di là del tempo, lo sguardo infantile come Forza che trasfigura la realtà, ne riscrive la logica, ne scopre i significati nascosti. Attorno a questo tema, Oji Suzuki compone le sue storie: racconti notturni che potrebbero essere ricordi, poesie, sogni o visioni. Alla base di ogni racconto si può scorgere la realtà cruda del Giappone rurale, ma Suzuki distilla poesia da ogni gesto e da ogni oggetto.

9 Ottobre 2021
AforX
aforismi

Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, ma è perché non osiamo che sono difficili.

LUCIO ANNEO SENECA

10 Ottobre 2021
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FILM

Rifkin’s Festival

di Woody Allen (2021)

L’atmosfera è quella calda di Vicky Cristina Barcelona. Il film è la critica di un mondo che è inesorabilmente cambiato, travolgendo anche il cinema e la cultura. In ballo, come sempre, c’è la riflessione esistenziale e amorosa di un uomo che, avanti con gli anni, finisce per scoprire una rinnovata speranza per il futuro. Un film pieno di conferme che ci fanno sentire sicuri mentre navighiamo, guidati dal regista, nell’oceano dei temi più profondi con ironia e leggerezza. Tutto cambia, così come il cinema cambia i film e i film ci cambiano la vita.

12 Ottobre 2021
CACOsillo
sillogismi cacofonici

i mangiamerda

I coprofaghi sociali, coloro che si cibano dei post stupidi e infamanti

es. …cavolo stai tutto il giorno a leggere post di merda, sei proprio un mangiamerda?!

12 Ottobre 2021
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ALBUM

Socrate è morto 

di Gianni Venturi (2021)

“Socrate è morto è un vero e proprio atto di accusa. Socrate è morto il poeta lo grida, lo urla, lo sussurra in ogni brano mettendo il bipede eretto di fronte al suo sciocco esistere. I suoi versi sanno essere caustici quando sferzano una società alla deriva e dolci nel momento in cui disegna i paesaggi della memoria. Mentre il poeta, dal ponte di un’ipotetica nave dei folli, racconta di un Paese che crolla. Socrate è morto è già uno degli album più belli e profetici di questo decennio e lo è, soprattutto, perchè Socrate è vivo.” Queste le parole di Fortunato Mannino da Sound36.com

16 Ottobre 2021
AforX
aforismi

Sono stato tutta la mattina per aggiungere una virgola, e nel pomeriggio l’ho tolta.”

Oscar Wilde

16 Ottobre 2021
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FILM

È stata la mano di Dio

di Paolo Sorrentino (2021)

Presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, la nuova fatica di Paolo Sorrentino non è solo una rielaborazione sentita di un momento cardine della sua vita. È anche un vero e proprio saggio sul suo stesso cinema: perchè il grottesco? Perchè gli arzigogoli? Da dove viene una certa forma stilistica? Perchè faccio cinema? Le risposte Paolo se le da, e stanno tutte nel film. Le risposte sono nel vissuto personale, certo, ma anche Napoli, la vera protagonista dell’opera. Napoli, con la sua ironia cinica e beffarda, con le sue deformazioni, la (grande) bellezza, l’abitudine a mescolare in ogni cosa il sacro e il profano. Si ride e si piange tanto. Prossimamente su Netflix.

16 Ottobre 2021
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FILM DA NON VEDERE

Tre piani

di Nanni Moretti (2021)

Un tonfo al festival di Cannes, ed è facile capire perchè. Attraverso la storia di tre famiglie romane, Nanni Moretti ci conduce attraverso riflessioni sulla colpa e i comportamenti, l’inconoscibile e la solitudine. È un mondo di uomini duri e incapaci, e di donne che forse possono ribaltare da sole il vortice di errori che conducono la famiglia alla rovina. Se il soggetto è interessante (anche perchè lontano anni luce dal cinema del suo autore), è la messa in scena a non convincere, tra l’assoluto rigore  autompostosi dal regista, le interpretazioni raffreddate, una fotografia da fiction, il rischio costante di avventurarsi nel ridicolo involontario. Ma, Nanni, apprezziamo il coraggio. E ti vogliamo bene.

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La NON rassegnata stampa