Tanto fumo e niente arresto: e questo era il sogno ricorrente dello spacciatore. Care amiche, cari amici! Ben ritrovati, eccoci a noi con una carrellata dei sogni più bizzarri di cui mi avete scritto nel mese passato. “Talvolta sogno di accompagnare Emilio Solfrizzi a suonare un assolo di cetra da tavolo sul nuovo disco di Piero Pelù” (Antonella): Solfrizzi simboleggia la libertà, ma Pelù simboleggia il (pro-pro) proibito; bel casino! E la cetra da tavolo simboleggia la cetra da tavolo, a quanto ne so, il che non ci aiuta a far luce sulla faccenda. “Ho sognato di lanciare un deodorante alla fragranza di cani molecolari” (Jimmy): mi pare un’ottima idea. Fammi sapere come va. “Sogno spesso di sfiorare l’Oscar come miglior attore non protagonista nel film di genere giallo-screamo (un poliziesco in cui tutti urlano) del regista sperimentale Carlo Vivari” (Roberto): mi sembra un’opera più da Cannes, magari vi va meglio sul mercato europeo. “Ho sognato di evidenziare a penna un libro di Baricco” (Serena): tieniti pronta a litigare con Baricco, nel prossimo sogno, quando gli restituisci il libro tutto evidenziato.
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09 2020
