La saggezza popolare dice: è meglio comparire in sogno, che scomparire nella realtà. Rieccoci a noi, care amiche e cari amici, con la fantasmagorica rubrica in cui analizzerò i sogni più particolari di cui mi avete scritto nel mese appena trascorso. “Talvolta mi capita di sognare di guidare una Talbot Samba del 1986 con un asino legato e imbavagliato nel portabagagli” (Francesca): certo che la Talbot Samba sembrava così piccolina, ma aveva un portabagagli davvero spazioso, eh! “Di recente ho sognato di vincere una gara di immersioni nel guano” (Elena): il guano porta bene. E infatti hai vinto. “Sogno spesso di lubrificare un crotalo insieme a Vincenzo Salemme nella hall dell’Hilton hotel di Praga” (Bruno): capisco perfettamente. Cena più leggero. “Il mio sogno ricorrente è di andare a vivere da solo” (Ferdinando): preferivi morire in gruppo? “Ho sognato di abolire la parola resilienza e donare la pena di morte a chi la usa” (Giorgia): e chi non lo ha mai fatto?
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09 2020